Comporre i fiori in stile decorativo

Comporre i fiori in stile decorativo

 

Caratteristiche dello stile decorativo

Lo stile decorativo è così denominato perché le composizioni realizzate in questo stile sono adatte allo scopo di “decorare” attirando molto l’attenzione per la loro appariscenza. La libertà espressiva della forma negata allo stile formale, costretto in una rigorosa geometria, appare invece nello stile decorativo.

Nello stile decorativo vanno osservate le seguenti regole:

  • i fiori vengono movimentati l’uno rispetto all’altro a diverse lunghezze
  • devono essere create alternanze di pieni e di vuoti
  • l’alternanza di pieni e di vuoti produce effetti di chiaroscuro

Le composizioni in stile decorativo ispirano un senso di:

  • movimento
  • interesse
  • ricchezza
  • curiosità
  • varietà

in quanto assumono molte forme diverse sia simmetriche sia asimmetriche.
Creandosi dei giochi di chiaroscuro per la presenza di fiori a diverse altezze e a diverse distanze l’uno dall’altro, la luce si riflette in modo non omogeneo e per questo si creano effetti di profondità e plasticità anche molto accentuati che determinano un maggior interesse visivo dell’insieme.

Applicazioni pratiche

Proprio per la sua appariscenza e diversificazione, lo stile decorativo è adatto anche alla decorazione di grandi spazi, come le chiese per i matrimoni, alla creazione di grandi scenografie floreali e di composizioni di grandi dimensioni. Per questo motivo è anche molto adatto ad essere applicato nell’arte funebre per la creazione di cofani, corone e cuscini.

Dal punto di vista commerciale, lo stile decorativo è quello che offre più possibilità espressive e si adatta ad ogni genere di utilizzo poiché consente di creare composizioni floreali molto appariscenti ad un costo generalmente più contenuto rispetto a quello dello stile formale, se comparate per dimensioni.

Abilità richieste

Dal punto di vista delle possibilità espressive, lo stile decorativo è sicuramente quello che consente applicazioni in un campo illimitato. Esso permette di impiegare appieno, senza limitazione alcuna, tutte le energie espressive contenute in forme, colori, texture, linee, spazi e motivi. Inoltre consente di applicare all’occorrenza tutte le tecniche a disposizione dell’arte floreale per creare interesse, attrattiva e meraviglia.

Per tutto quanto detto sopra, questo stile richiede nel designer una maggiore padronanza tecnica e artistica dandogli anche la possibilità di sperimentare nuove e originali soluzioni creative.



Comporre i fiori in stile decorativo

 

Comporre i fiori in stile decorativo

 

Comporre i fiori in stile decorativo

Comporre i fiori in stile vegetativo

Comporre i fiori in stile vegetativo

 

Caratteristiche dello stile vegetativo

Nello stile vegetativo, all’espressività degli spazi si aggiunge il trasporto delle emozioni. Infatti esso trova i suoi fondamenti non tanto nelle regole geometriche ma soprattutto nell’imitazione della natura, della quale si dovrà essere attenti osservatori per creare lavori soddisfacenti.
Il suo stesso nome richiama la finalità dell’intento: rispettare il più possibile il senso di crescita naturale dei vegetali impiegati perché l’effetto sia quello di una semplicità libera e gioiosa data dall’insieme floreale che sembra generarsi spontaneamente dal piano di terra, senza artificiose costruzioni da parte del designer.
Potendovi essere più di una zona focale, l’osservatore sarà invitato a indagare ogni parte della composizione, come in un piccolo paesaggio naturale, per scoprirne tutte le bellezze appariscenti o segrete.

Nello stile vegetativo vanno osservate le seguenti regole:

  • i fiori vengono raggruppati in insiemi omogenei rispettando il loro modo di crescita naturale, dando la sensazione che la composizione si sia “fatta da sé”
  • devono essere create alternanze di pieni e di vuoti
  • l’alternanza di pieni e di vuoti produce interessanti effetti di chiaroscuro

Le composizioni in stile vegetativo ispirano un senso di:

  • movimento
  • interesse
  • libertà
  • naturalezza
  • spontaneità

Poiché si producono giochi di chiaroscuro per la presenza di gruppi floreali a diverse altezze e a diverse distanze l’uno dall’altro, come nello stile decorativo la luce si riflette in modo non omogeneo e per questo si creano effetti di profondità e plasticità anche molto accentuati che determinano anche in questo stile un forte interesse visuale.


Applicazioni pratiche

Questo stile si adatta a molteplici utilizzi quando si voglia creare un senso di spontaneità per evocare la bellezza di un ambiente naturale. Si possono realizzare sia piccole composizioni da arredo domestico sia grandi scenografie per eventi come  matrimoni, ma è anche molto adatto per arredare uffici, spazi di lavoro o creare un ambiente sereno e rilassante ad esempio in occasione di pranzi, party, ecc.


Abilità richieste

Dal punto di vista delle possibilità espressive, lo stile vegetativo è sicuramente molto interessante permettendo infinite sperimentazioni ma richiede un’attenta capacità di osservazione della natura, dalla quale è possibile trarre ispirazioni cogliendo l’opportunità di utilizzare molti elementi in essa presenti quali muschi, licheni, cortecce, rami, pigne, bacche, funghi, e di introdurre simpatici elementi complementari come animaletti, frutta artificiale, ecc.

Per tutto quanto detto sopra, questo stile richiede nel designer una grande sensibilità artistica e la capacità di mascherare la tecnica travestendola di naturalezza.

 



 

Comporre i fiori in stile vegetativo

 

Comporre i fiori in stile vegetativo

 

Comporre i fiori in stile vegetativo

Comporre i fiori in stile lineare

Comporre i fiori in stile lineare


Caratteristiche dello stile lineare

Lo stile lineare può essere utilizzato per realizzare composizioni in stile classico o in stile moderno libero.
Le lineari classiche sono tre:

  • linea Hogarth
  • mezzaluna
  • western line

ed hanno una precisa forma e regole compositive, caratterizzandosi per un’armoniosa e slanciata eleganza.

Nello stile lineare libero, invece, fiori e foglie vengono impiegati per creare un design stilizzato, dove linee, superfici e masse si equilibrano perfettamente nella formazione di un disegno. Lo stile lineare libero permette di lasciare sfogo alla creatività, non essendo soggetto a rigide regole compositive.
Il segno prevale sulla natura dei vegetali che con il loro andamento, colore e forma suggeriscono come posizionarli perché siano valorizzati al meglio per incarnare un’immaginazione, un sogno, uno stato d’animo.
Il protagonismo che assumono le linee rispetto ai volumi, la loro dominanza nella composizione è essenziale poiché l’espressione grafica è la caratteristica di questo stile.

Le composizioni in stile lineare ispirano un senso di:

  • movimento
  • dinamismo
  • interesse
  • estrosità
  • eleganza


Applicazioni pratiche

Lo stile lineare libero si armonizza perfettamente con ambienti moderni dove prevale un arredamento essenziale. Tuttavia le lineari classiche sono particolarmente adatte ad arredare anche ambienti classici e soprattutto chiese per il rito delle nozze, anche se poco utilizzate.

Abilità richieste

Dal punto di vista delle possibilità creative ed espressive, lo stile lineare è certamente quello che consente di realizzare vere e proprie sculture floreali moderne. Esso consente di applicare alcune tecniche non applicabili in altri stili per creare opere veramente uniche e spesso irripetibili in considerazione dei materiali usati.

Lo stile lineare richiede nel designer uno studio accurato, una estrema padronanza tecnica e un sottile senso estetico nel trovare originali soluzioni creative utilizzando sapientemente i principi e gli elementi dell’arte floreale.

 



Comporre i fiori in stile lineare

 

Comporre i fiori in stile lineare

 

Comporre i fiori in stile lineare

Capitolo seguente > I fiori recisi

La cultivar nel settore merceologico floreale

La cultivar nel settore merceologico floreale

 

Il sostantivo femminile cultivar (abbreviato in cv.) deriva dalla contrazione della locuzione inglese cultivated variety (varietà coltivata) e designa una varietà di pianta coltivata ottenuta attraverso un miglioramento genetico e caratterizzata da specifici caratteri morfologici (es. forma del bocciolo del fiore, portamento, ecc.), fisiologici (es. durata da reciso), agronomici e merceologici che possono essere trasmessi nella sua riproduzione. Per semplicità possiamo quindi instaurare un’analogia tra la cultivar nel mondo vegetale e la razza ottenuta con la selezione nel mondo animale.
Nell’ambito dei fiori recisi è quindi possibile identificare ad esempio una Rosa con il nome della cultivar per avere una garanzia circa le specifiche caratteristiche del prodotto quali: sezione del gambo, portamento, morfologia del bocciolo e modo di fioritura, durata da reciso, colore, resistenza ai parassiti, ecc.
Attraverso un apposito catalogo (ad esempio con l’accesso diretto all’asta olandese) è quindi possibile acquistare uno specifico prodotto floreale (fiore reciso, foglia, fogliame o piante in vaso da interni o da esterni) avendo la certezza che esso corrisponderà ai requisiti desiderati.

La conoscenza delle caratteristiche di una cultivar è indispensabile per la sua commercializzazione e l’utilizzo in funzione dei lavori da eseguire o la soddisfazione di determinate richieste dei clienti. Per questo è necessario che il fiorista acquisisca una cultura in questo campo anche attraverso la sperimentazione diretta delle nuove cultivar che spesso vengono introdotte sul mercato, anche perché alcune cultivar già esistenti possono essere ritirate dalla produzione se il gradimento del pubblico non è risultato abbastanza soddisfacente.

La cultivar nel settore merceologico floreale
Rosa Gr “Athena”

La cultivar nel settore merceologico floreale

Capitolo precedente > Gli stili compositivi nell’arte floreale italiana

Il mercato mondiale dei fiori recisi

Il mercato mondiale dei fiori recisi

 

Poiché l’arte di comporre con i fiori è antichissima e generalmente diffusa, possiamo affermare che ogni Paese del mondo coltivi qualche genere di prodotto floreale almeno per il consumo interno.
Tuttavia volendo parlare del commercio dei fiori recisi, ci sono circa 20 Paesi nel mondo che producono una significativa quantità di fiori e fogliami recisi destinati specificamente all’esportazione. Addirittura solo in quattro di questi – Olanda, Colombia, Italia e Israele – si concentra circa l’80% delle esportazioni di fiori recisi, mentre gli altri sedici si dividono il restante 20%.
I dieci principali esportatori mondiali sono in ordine di importanza: Olanda (che conta circa il 63% delle esportazioni), Colombia (che conta circa il 9% delle esportazioni), Israele (che conta circa il 7% delle esportazioni), Italia (che conta circa il 2% delle esportazioni), Thailandia, Francia, Spagna, Kenya, USA, Sud Africa (che contano ciascuno circa l’1% delle esportazioni). Il rimanente 13% viene coperto da altri dieci Paesi meno rilevanti.
L’esportazione non coincide però necessariamente con la produzione: per esempio l’Olanda è il maggior esportatore mondiale mentre gli USA occupano il nono posto fra i primi dieci. Gli USA sono però i primi produttori mondiali, mentre l’Olanda occupa il secondo posto: ciò è dovuto al fatto che gli USA hanno un grande consumo interno del proprio prodotto oltre a una considerevole quantità di importazioni, mentre l’Olanda ha un’eccedenza sia di prodotto interno sia di importazione e perciò è il primo fra i Paesi esportatori.
I primi cinque produttori mondiali di fiori e fogliami recisi e di piante in vaso sono: USA, Olanda, Germania, Francia, Italia. Con l’eccezione della Germania, questi produttori sono anche tra i primi dieci esportatori.
I maggiori importatori mondiali di fiori sono: Germania, USA, Francia, Svizzera, Olanda, Inghilterra, Austria, Belgio, Lussenburgo, Svezia. La maggior importazione negli USA avviene dalla Colombia mentre la maggior importazione in Olanda avviene da Israele. D’altra parte l’Olanda è il maggior fornitore di tutti i rimanenti Paesi importatori.
Molti Paesi producono una gran varietà di fiori per il consumo interno, tuttavia alcuni di essi sono noti soprattutto per certe varietà destinate all’esportazione: Olanda per i Tulipani, Colombia e Kenya per le Rose, Singapore per Dendrobium, Cymbidium e Oncidium, solo per fare degli esempi di alcuni tra i tipi di fiori più conosciuti.



Il mercato mondiale dei fiori recisi

 

La cultivar nel settore merceologico floreale

Fiori freschi recisi stagionali e non stagionali

Fiori freschi recisi stagionali e non stagionali

Fiori freschi recisi stagionali e non stagionali

 

Le forniture dei principali tipi di fiori come Rosa, Dianthus (Garofano) e Chrysanthemum (Crisantemo) sono disponibili durante tutto l’arco dell’anno. Poiché questi tipi di fiori sono prodotti da molti Paesi diversi, una carenza produttiva che può accadere in una determinata area durante una stagione, ad esempio dovuta al tempo atmosferico o ad altre cause, può temporaneamente incidere sul prezzo dei fiori provocandone un rialzo ma non può provocare una totale mancanza di rifornimenti.


Alcuni tipi di fiori sono però prodotti in poche determinate aree del pianeta e, in questo caso, avverse condizioni climatiche possono provocare una drastica riduzione delle forniture e un considerevole aumento dei prezzi.
La disponibilità stagionale dipende dal naturale ciclo di crescita della pianta. Sebbene molti dei fiori cosiddetti “stagionali” siano stati selezionati in modo da essere disponibili tutto l’anno, per alcuni la disponibilità è comunque limitata e condizionata dal ciclo naturale. Ciò vale soprattutto per le coltivazioni effettuate fuori serra dove le condizioni ambientali e climatiche possono essere controllate e compensate solo fino a un certo punto. L’Acacia, per esempio, che produce il fiore della Mimosa, è un albero e sarebbe antieconomico e poco pratico creare le condizioni ambientali adatte per farla fiorire tutto l’anno. Un altro esempio è quello dell’Ilex aquifolium, che produce le sue caratteristiche bacche rosse solo nel tardo autunno.
La disponibilità di alcuni tipi di fiori durante tutto l’anno è avvantaggiata anche dal fatto che i due emisferi del nostro pianeta hanno cicli stagionali opposti: quando nell’emisfero boreale è inverno, nell’emisfero australe è estate. In genere, l’estate presenta le condizioni climatiche più favorevoli e così la produzione nei due emisferi in differenti momenti dell’anno favorisce i rifornimenti del mercato. Attualmente i maggiori produttori si trovano nell’emisfero boreale, tuttavia i Paesi dell’altra metà del mondo stanno via via diventando sempre più importanti.

Esistono dunque fiori disponibili tutto l’anno e quindi considerati non stagionali, tra questi possiamo elencare ad esempio le diverse qualità di Lilium, le Rose, la Freesia, la Gerbera, e molti altri. Molti tipi di fiori sono invece legati alla stagione e si trovano disponibili solo in alcuni mesi dell’anno, tra questi possiamo elencare la Zantedeschia (Calla), l’Iris, l’Anemone, il Tulipa (Tulipano), la Paeonia, ed altri. Questi fiori cosiddetti ” di stagione”, come è ovvio, sono reperibili facilmente solo durante i loro mesi di fioritura e in questo periodo avranno un costo normale; fuori stagione questi fiori non saranno affatto reperibili oppure saranno reperibili con molta difficoltà e il loro costo potrà addirittura quadruplicarsi.


In conclusione, il fiorista deve essere consapevole che:

  • i fiori non hanno mai un prezzo fisso poiché sono soggetti a vendita all’asta: secondo la richiesta mondiale un certo tipo di fiore può avere un’oscillazione di prezzo anche considerevole da un giorno all’altro in base alla legge della domanda e dell’offerta ed è quindi impossibile determinare a priori il costo esatto di un fiore prima di averlo realmente acquistato.
  • la conoscenza delle stagionalità dei fiori è indispensabile, soprattutto per programmare eventi e matrimoni.

Fiori freschi recisi stagionali e non stagionali

 
Fiori freschi recisi stagionali e non stagionali

Come acquistare fiori recisi foglie e fogliami dal grossista

Come acquistare fiori recisi foglie e fogliami dal grossista

 

L’acquisto dei fiori recisi, di foglie e fogliami, di piante in vaso da parte del dettagliante può essere effettuato in due modi: o presso un ingrosso nella zona o direttamente attraverso l’asta olandese.
Fino a poco tempo fa il passaggio attraverso il grossista era uno step quasi obbligato per il dettagliante che volesse rifornire il negozio di fiori recisi, fogliami e piante in vaso. Tuttavia due fattori concomitanti, quali l’avvento di internet con la diffusione a livello globale degli acquisti online insieme alla crescente crisi economica, hanno permesso anche al dettagliante di accedere direttamente all’asta olandese (che prima era privilegio dei soli grossisti) per poter effettuare l’acquisto dei prodotti necessari all’attività.


Acquisto dei fiori all’asta olandese
Nell’acquisto diretto attraverso l’asta online in internet occorre valutare la convenienza. Il vantaggio più evidente consiste nel prezzo: bypassando il grossista, il dettagliante può saltare un intermediario e quindi ottenere un risparmio. Inoltre vi è l’assicurazione di acquistare fiori sempre freschissimi, che arriveranno nel più breve tempo a destinazione dell’acquirente nel suo negozio, nonché vedere istantaneamente il prezzo dei fiori confrontandolo con quello di tutti i produttori disponibili in tempo reale. L’unico “svantaggio” consiste nel doverne acquistare una certa quantità per ammortizzare il costo del carrello, cioè della spedizione.
Sicuramente l’acquisto diretto all’asta consente di usufruire del più vasto panorama di disponibilità di fiori, foglie, fogliami e piante in vaso provenienti da tutte le parti del mondo, con la possibilità di acquistare tipologie floreali e cultivar che magari non si troverebbero facilmente dal grossista di zona, abituato a rifornirsi per una clientela dagli interessi di utilizzo del fiore spesso predefiniti dalla consuetudine.

Acquisto dei fiori dal grossista di zona Invece il vantaggio di rifornirsi attraverso un grossista di zona consiste nella quantità di materiali che si possono acquistare (anche un solo mazzo per qualità di fiori); inoltre spesso è possibile contrattare le modalità di pagamento. Quando la spedizione viene ricevuta, il grossista può immediatamente stoccare i fiori nelle celle frigorifere evitando che siano sottoposti a forti sbalzi di temperatura avendo a disposizione celle frigorifere a diverse temperature così da soddisfare in modo ottimale alle diverse esigenze dei fiori e dei fogliami; ed è anche garantita la giusta umidità e il controllo dell’etilene. Il grossista di zona spesso si rifornisce anche da produttori diretti locali per certi tipi di fiori, soprattutto stagionali, acquistati ad un prezzo inferiore a quello dell’asta: occorre tuttavia fare sempre una valutazione di rapporto qualità/prezzo in base all’utilizzo che si deve fare dei fiori da acquistare.

Naturalmente la decisione di effettuare acquisti nell’uno o nell’altro modo dipende dal volume di vendita settimanale dell’esercizio commerciale, e nulla vieta, secondo l’occorrenza, di effettuare acquisti avvalendosi di entrambe le modalità, secondo i bisogni del momento.


Come acquistare fiori recisi foglie e fogliami dal grossista

 

Come acquistare fiori recisi foglie e fogliami dal grossista

Aprire un corner di fiori al supermercato

Trattamento dei fiori recisi da lavoro e da negozio

Trattamento dei fiori recisi da lavoro e da negozio

 

PREPARAZIONE DEI FIORI RECISI

Fiori da lavoro. Si chiamano così i fiori che servono per realizzare a breve termine un lavoro quale un addobbo per matrimonio, una corona funeraria, ecc. Essi avranno quindi un utilizzo quasi immediato senza che debbano essere conservati per la vendita all’interno del negozio. La preparazione di questi fiori sarà molto più sbrigativa poiché il loro preciso utilizzo sarà determinato in seguito, nel momento esatto in cui verranno composti. Tuttavia anch’essi richiedono delle cure che ora vedremo.
Nella maggior parte dei casi si toglierà l’incarto, si taglierà l’elastico che lega il mazzo e la parte finale del gambo (anche con delle cesoie e con taglio dritto) per rinnovare il taglio e far bere in modo più rapido i fiori per il maggior tempo possibile prima di utilizzarli in composizione: infatti, se usati poi nella spugna, i fiori avranno a disposizione una minor quantità d’acqua e per questo occorre farli bere il più possibile in precedenza. Non occorre effettuare la pulizia dei gambi poiché i fiori verranno utilizzati a breve termine e non sappiamo ancora precisamente quanto dovremo accorciarli.
Solo in alcuni casi non si toglierà l’incarto se non si vuole che i fiori si aprano troppo: ad esempio per le Rose che si dovranno usare per realizzare un bouquet da sposa o per i Tulipani, che altrimenti inizierebbero ad aprirsi e stortarsi.
Non lasciare mai i fiori fuori dall’acqua.
I fiori e i verdi delicati si conservano meglio se tagliati corti, quando l’utilizzo che ne faremo non richieda gambi lunghi.

Fiori da negozio. Si chiamano in tal modo i fiori che vanno esposti in negozio all’interno dei vasi. Questi fiori avranno una cura particolare poiché dovranno apparire al meglio e attirare l’attenzione del cliente per pregio, bellezza e qualità.
Tolto l’incarto e tagliato l’elastico che lega il mazzo, bisogna accuratamente eliminare foglie, rametti e spine che andrebbero a pescare nell’acqua e produrrebbero un eccesso di batteri, nonché eventuali petali e foglie sgualciti o rotti. I fiori andranno poi collocati nella giusta quantità di acqua (in rapporto alla temperatura ambientale e all’altezza del fiore) ma senza mai eccedere, poiché si deve considerare che la parte dello stelo che pesca nell’acqua produce batteri ed invecchia rapidamente. E’ invece importante reintegrare frequentemente la quantità d’acqua nei vasi in modo che i fiori possano sempre bere a sufficienza.

QUANTA ACQUA PER I FIORI RECISI?

La quantità di acqua per il mantenimento dei fiori recisi in vaso varia da fiore a fiore e deve essere valutata in funzione della lunghezza dello stelo e della temperatura ambientale e quindi della traspirazione (= disidratazione) del fiore. Possiamo individuare tre categorie di fiori: gli idrofili, i mesofiti e gli xerofili.

Idrofili. Sono fiori cui necessita una grande quantità d’acqua perché in natura vivono in un habitat umido, come il Lotus (Loto), il Papirus (Papiro), la Ligularia. Oppure perché, come nel caso della Rosa, l’assorbimento idrico avviene non solo attraverso il taglio ma anche lateralmente attraverso lo stelo che quindi andrà in parte immerso. Le bulbose, abituate a una notevole riserva energetica derivante dal bulbo, recise necessitano di un grande apporto idrico: ad esempio il Gladiolus (Gladiolo) e il Lilium (Giglio). Vi sono tuttavia sempre eccezioni che vanno considerate caso per caso, come quella della Zantedeschia (Calla) il cui gambo si deteriora rapidamente nell’acqua rendendola torbida e perciò la quantità d’acqua deve essere ridotta al minimo sufficiente e frequentemente reintegrata.

Mesofiti. Sono fiori dai canali linfatici medio-grandi, che richiedono una media quantità d’acqua, come la Strelitzia reginae.

Xerofili. Sono fiori che necessitano di poca acqua per ragione fisiologiche. Ad esempio le Orchidee già in natura, sviluppandosi sui tronchi degli alberi (epifite), sono adattate a scarsi apporti idrici poiché le radici assorbono umidità dall’aria. La Gerbera, già all’acquisto. si presenta senza foglie; inoltre l’assorbimento dell’azoto presente nell’aria (elemento vitale della pianta) avviene attraverso la leggera peluria che ricopre totalmente lo stelo. Immergendo lo stelo in molta acqua verrebbe impedito l’assorbimento dell’azoto e, anche se la corolla mostra un bell’aspetto, il gambo marcirebbe precocemente. Lo stesso avviene per l’Aechmea, anch’essa dotata di una peluria bianca che ricopre le foglie.

Gli steli legnosi e le violette hanno bisogno di un’immersione in acqua tiepida perché in tal modo la maggiore dilatazione dei vasi linfatici favorirà un maggior apporto d’acqua e una migliore apparenza del fiore. L’acqua tiepida è comunque consigliata per tutti i fiori.

 

Trattamento dei fiori recisi da lavoro e da negozio

 

Trattamento dei fiori recisi da lavoro e da negozio

 

Come prolungare la vita dei fiori recisi

Come prolungare la vita dei fiori recisi

 

I fiori, come tutti i vegetali, continuano a vivere anche dopo la raccolta. E come tutti gli organismi viventi, respirano e perdono ancora acqua con la traspirazione.
Fino al momento della raccolta, le perdite in acqua e nutrienti dovute alla respirazione e traspirazione della pianta vengono compensate dal flusso della linfa che è ricca di acqua, carboidrati, amminoacidi e minerali. Dopo la raccolta sia la respirazione che la traspirazione continuano, ma i nutrienti che sono il substrato delle reazioni metaboliche non vengono più forniti dall’esterno ed il vegetale è costretto ad utilizzare le sue risorse interne. Questo processo comporta per l’organismo vegetale l’inizio del suo deterioramento.
Per tutti gli organismi viventi è necessario un continuo rifornimento di energia per portare avanti le reazioni metaboliche, per trasportare i metaboliti nei tessuti e per mantenere la permeabilità delle membrane cellullari. La gran parte dell’energia necessaria per il mantenimento della vita negli ortoflorofrutticoli viene fornita dalla respirazione aerobica. Il substrato principale è costituito da glucosio che viene ossidato dall’ossigeno fornendo così acqua, anidride carbonica ed energia […].
La respirazione quindi può essere considerata come un processo inverso a quello della fotosintesi, dove l’energia solare viene immagazzinata come energia chimica principalmente nei carboidrati. Con la respirazione, oltre a CO2, H2O ed energia vengono prodotti altri metaboliti, tra questi è d’obbligo ricordare l’etilene, che è un ormone ed ha uno specifico ruolo nella maturazione e sovramaturazione dei vegetali.
La turgidità dei tessuti vegetali è data principalmente dal contenuto d’acqua nelle cellule per cui, quando vi è una diminuzione ad opera della traspirazione, si ha una riduzione di volume delle cellule ed una minore rigidità dei tessuti. Per meglio spiegare questo fenomeno si può ricorrere all’immagine di un palloncino. Quando il palloncino è gonfio d’aria, è abbastanza rigido ed ha una struttura compatta, man mano che si sgonfia, il volume diminuisce e la struttura si affloscia.
La vita dei fiori è normalmente breve, ma diventa ancora più breve con la scissione dalla pianta madre. Quando il fiore viene colto si infliggono delle ferite ai suoi tessuti che lo costringono ad accelerare il suo metabolismo per riparare i tessuti danneggiati. Aumenta, quindi la respirazione, si consumano in maggior quantità le riserve di zuccheri ed acidi, e viene accelerata così la fase catabolica.
Ad accorciare la vita dei fiori recisi però, non è solo il trauma conseguente alla scissione dalla pianta madre, contribuiscono infatti gli stress dovuti alle diverse fasi della commercializzazione (trasporto, stoccaggio ed esposizione), che danneggiano ulteriormente i delicati tessuti vegetali.
Anche le condizioni di temperatura ed umidità incidono moltissimo sulla vita commerciale dei fiori recisi.
E’ noto che la respirazione nei fiori implica molte reazione anche enzimatiche e microbiologiche, le cui velocità aumentano esponenzialmente con l’aumento della temperatura. Aumenti di 10°C possono dare variazioni nelle velocità di reazioni chimiche, enzimatiche e nella crescita microbica da 1,5 a 4 volte il valore di partenza.
Una diminuzione di temperatura, da quella ambientale (15-30°C.) ad una di 0°-3°C, abbassa notevolmente la moltiplicazione della carica microbica e rallenta tutte le reazioni degradative. La scelta della temperatura di conservazione dei fiori non è però facile, perché i fiori possono andare incontro anche a danneggiamenti da freddo. A temperature di 0°C-2°C si possono avere dei congelamenti dei tessuti, l’interscambio dei metabolici tra i vari componenti cellulari è seriamente ostacolato e l’acqua, che congela al di fuori delle cellule, porta ad un disseccamento permanente delle cellule. Ancora, l’aumento di volume dell’acqua provoca danni alle membrane cellulari che, all’atto dello scongelamento, si traduce in una perdita dei liquidi interstiziali, con l’impossibilità di riprendere le normali attività metaboliche a causa del collassamento della struttura vegetale.
Ma, anche senza arrivare al congelamento dei tessuti, un abbassamento drastico della temperatura di conservazione può essere poco conveniente, perché la refrigerazione comporta un notevole aumento dei costi.
Temperature dell’ordine dei 6-8°C, appaiono maggiormente rispondenti alle esigenze di rallentamento delle reazioni degradative e si ripercuotono anche in misura minore sui costi di conservazione.
Chiaramente, per ottenere notevoli allungamenti della vita commerciale dei fiori recisi, l’abbassamento della temperatura deve essere mantenuto in tutte le fasi di trasporto, stoccaggio ed esposizione in quanto un’eventuale permanenza dei fiori in ambienti riscaldati porta ad una rapida disidratazione delle cellule che, prima perdono turgore e successivamente muoiono.
Con la traspirazione si hanno notevoli perdite di acqua dai tessuti vegetali che, non potendo rimpiazzare l’acqua persa con scambi con la pianta madre, si disidratano rapidamente.
Normalmente, per limitare questo fenomeno, oltre all’abbassamento della temperatura, si ricorre all’umidificazione degli ambienti nelle celle di stoccaggio o immergendo i gambi in acqua, per fornire di questo prezioso elemento i vari organi dei fiori.
Anche la conservazione con i gambi immersi in acqua non risolve efficacemente questo problema, poiché in ambienti ricchi di acqua i microrganismi possono moltiplicarsi velocemente, ostruendo i canali dello stelo che così non possono far giungere alla parte fogliare ed al capolino la preziosa acqua.
Una crescita microbica e fungina favorita da un ambiente ricco in acqua comporta ancora l’accelerazione dei fenomeni di fermentazione e marcescenza.
Con la respirazione dei vegetali, si ha una notevole perdita di nutrienti che non possono essere forniti più dalla pianta madre. L’addizione all’acqua di conservazione del saccarosio, pratica comune per la loro conservazione, può servire a rimpiazzare i nutrienti consumati nel processo di respirazione. Questa è una pratica comune perché i fiori sono colti immaturi e le loro riserve sono estremamente povere per il complesso chimismo del loro metabolismo, per cui fornendogli queste sostanze si aiuta la pianta a sopravvivere e a non autodisgregarsi.
Anche la pratica di addizionare anti-microbici ed anti-fungini all’acqua, può aiutare il fiore a rallentare gli attacchi di marcescenza, limitando la crescita microbica e permettere così un allungamento della vita.
Altro problema che deve essere ridotto al minimo è la presenza o meglio l’accumulo di etilene. Questo gas è normalmente prodotto dal metabolismo della pianta e, quando per lo stress della scissione dalla pianta madre e per riparare i tessuti danneggiati, il vegetale aumenta la respirazione, l’etilene è metabolizzato in misura maggiore. L’etilene però è anche un ormone ed ha la sua azione specifica nell’accelerazione della maturità e quindi della senescenza. Da qui l’importanza di ridurne la presenza e, se possibile, limitarne la produzione.
Per questo problema normalmente si ricorre ad aggiunte di ossidanti quali derivati dell’argento, del permanganato di potassio ecc., tutte sostanze nocive sia per l’uomo sia per l’ambiente. Tali sistemi, generalmente tollerati negli anni passati, attualmente sono guardati con sospetto o limitati al massimo, specie in alcuni paesi Europei, in quanto vi è una maggiore presa di coscienza dei possibili danni da essi causati all’ambiente, agli operatori e ai consumatori.
Anche il sistema di far viaggiare i fiori recisi in acqua per migliorarne la conservazione non è ottimale perché è estremamente costoso, non applicabile sempre (si pensi al trasporto aereo), ed è scomodo per le operazioni di confezionamento.


(da Prolungamento della shelf-life dei fiori recisi, a cura di REGIONE CAMPANIA E ASSESSORATO AGRICOLTURA)

Come prolungare la vita dei fiori recisi

 

Come prolungare la vita dei fiori recisi

 

Come prolungare la vita dei fiori recisi

 

Come prolungare la vita dei fiori recisi

 

Conservanti per fiori recisi

Conservanti per fiori recisi


Una volta che i fiori vengono recisi, sono privati di acqua, di nutrimento e degli ormoni di crescita che venivano forniti dalla pianta madre nella fase di pre-raccolta. Per consentire al fiore reciso di fiorire ancora in modo naturale, continuando a conservare la forma, il colore dei petali, il profumo e il colore delle foglie, dobbiamo fornirlo di alimenti adeguati nell’acqua del vaso. Ciò deve avvenire in ogni fase della catena di distribuzione: dal coltivatore, al grossista, al fiorista e infine dal consumatore finale, ossia il nostro cliente. L’interruzione di questa ‘catena alimentare’ comporterà irrevocabilmente una riduzione della vita in vaso.

Tutti i fiori recisi beneficiano dei nutrienti contenuti nei preparati da fiore reciso quando questi vengono assorbiti attraverso il taglio alla base dello stelo. Un buon conservante per fiori recisi dovrebbe contenere i seguenti ingredienti:

  • regolatori di pH
  • elementi che favoriscano l’assorbimento dell’acqua
  • nutrienti

Questi ingredienti favoriranno il pieno sviluppo di gemme e fiori consentendo di prolungare la vita in vaso fino al 60% in più rispetto all’utilizzo della sola acqua senza additivi.

Dalla parte del consumatore finale, ossia del cliente che acquista i nostri prodotti, questi vorrebbe ovviamente che i fiori durassero il più a lungo possibile, anche se è cosciente che, essendo essi un bene deperibile, non potranno durare per sempre. La freschezza del fiore è quindi a priori un requisito indispensabile per dare al cliente la percezione di aver acquistato un bene che valga il costo pagato. Tuttavia la maggior durata del fiore è anch’essa una condizione che andrà garantita per il tempo più lungo possibile in modo che il cliente soddisfatto di una longevità del fiore così prolungata e inaspettata consideri di avere speso bene i suoi soldi e possa tornare da noi per altri acquisti, non solo per fare regali ad altri in particolari occasioni ma anche per se stesso.

Uno dei metodi per rallentare la senescenza del fiore è di utilizzare i prodotti specifici da addizionare all’acqua. Tali prodotti sono il frutto di lunghi studi e sperimentazioni effettuati da esperti e devono contenere, come detto sopra, sia elementi nutritivi per l’alimentazione del fiore, sia componenti che contrastano la proliferazione dei batteri e l’insorgere di malattie fungine.

I benefici ottenuti dall’utilizzo di conservanti specifici sono i seguenti:

  • acqua pulita e non maleodorante, poiché viene ridotta notevolmente la produzione di batteri, che sono i maggiori responsabili del cattivo odore;
  • aumento dell’acidità dell’acqua con riduzione del pH e facilitazione dell’assorbimento;
  • prolungamento della vita del fiore, poiché è garantita la pervietà dei canali che assorbono l’acqua e gli elementi nutritivi;
  • risparmio nella manutenzione dei fiori, poiché la pulizia dei contenitori e il cambio dell’acqua possono essere fatti meno frequentemente, e risparmio economico, poiché la stessa acqua si può riutilizzare almeno per sette giorni e fino a cinque giorni in più se i fiori sono conservati in cella frigorifera;
  • mantenimento dello stelo in tutta la sua lunghezza, senza la necessità di accorciarlo periodicamente per eliminare la parte occlusa dall’aggressione batterica.

Conservanti per fiori recisi

Conservanti per fiori recisi

 

 

Conservanti per fiori recisi