Come evitare i danni da Botrite o Muffa grigia
Una volta che si è evoluta dallo stadio di “macchia bianca” a quello di “macchie marroni”, il processo è irreversibile. I petali infetti vanno subito rimossi a mano. Questo tuttavia non garantisce che l’infezione fungina non abbia già danneggiato il resto dei petali. Rimuovere il fiore eliminandolo lontano dagli altri diventa l’unico rimedio per prevenire ulteriori infezioni. Poiché l’infezione inizia in una fase precedente della catena di distribuzione e le spore possono già essere germinate, il fiorista e il consumatore, purtroppo, non possono fare altro che buttare via i fiori infetti per prevenire ulteriormente la diffusione della malattia. Come limitare i danni Fase di condizionamento:
La Botrytis cinerea (Botrite o muffa grigia) è un fungo che provoca una perdita di qualità nei fiori come Rosa, Chrysanthemum (Crisantemo), Gerbera ed Eustoma (Lisianthus). Il luogo di origine, la stagione, l’igiene durante la lavorazione e l’immagazzinamento, le condizioni meteorologiche e il controllo della climatizzazione svolgono un ruolo importante nell’aspetto e nello sviluppo della Botrytis. Il fungo prospera su materiali vegetali vivi e morti. L’infezione inizia quando piccole spore di forma minuscola, si diffondono nell’aria. Partendo da una piccola macchia biancastra sui petali dei fiori, si estende fino in fondo al fiore. Il fiore cambierà gradualmente il suo colore in marrone e infine tutti i petali cadranno. Per spostarsi, queste spore hanno bisogno di umidità. La condensa sulla gemma o sul fiore e sull’imballaggio è spesso sufficiente per far sviluppare rapidamente le spore di Botrytis.
I sintomi che denotano la Botrite variano da cultivar a cultivar, anche in base all’intensità dell’attacco. In generale, il sintomo più evidente è dato dalla presenza di una soffice muffa grigia che nel giro di breve tempo si trasforma in marciume.
La Botrite è un processo irreversibile?
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