Gli Elementi da conoscere per comporre con i fiori
I materiali floreali e complementari
I fiori e gli altri materiali complementari impiegati nel design floreale hanno una propria intrinseca bellezza che il designer cerca di enfatizzare in composizione. Anche se il tatto e l’odorato sono implicati, è tuttavia la loro qualità visuale quella che viene percepita come immediata bellezza estetica. Guardando più attentamente, ci accorgeremo di un gran numero di qualità visualmente percepibili: fra l’altro il colore, la sagoma e la forma tridimensionale, la dimensione, l’aspetto superficiale (o texture), la presenza di motivi e disegni sui petali e sulle foglie. La bellezza è il risultato della combinazione di tutti questi elementi e del modo in cui essi attraggono il nostro occhio.
Tutti gli oggetti posseggono, in maggiore o minor grado, queste caratteristiche visuali. Il designer floreale deve essere consapevole di queste caratteristiche sapendo riconoscere come esse differiscono nei materiali scelti per la composizione per poterli usare in una combinazione armoniosa.
Tuttavia i materiali floreali (fiori, foglie e fogliami) e quelli complementari (contenitori, decori, nastri, incarti, ecc) sono appunto da considerarsi “materiali” da utilizzare in composizione e non devono essere confusi con quelli che nell’arte floreale sono denominati “elementi”.
Gli Elementi dell’arte floreale
Gli Elementi fondamentali di qualsiasi composizione floreale sono sei:
- linea
- motivo o disegno
- spazio (pieni e vuoti)
- aspetto superficiale o texture (la qualità più o meno rustica o elegante dei materiali)
- colore
- forma
Essi sono le componenti interpretative necessarie a creare dei lavori floreali ben riusciti, e la padronanza che si ha nell’utilizzarli sarà il segreto di un perfetto risultato nel raggiungimento dei princìpi fondamentali di cui parleremo nel prossimo articolo: proporzione e scala, equilibrio, ritmo, armonia, unità.
Gli Elementi sono gli attributi visuali di fondo dei quali si compone il design di un arrangiamento floreale. Sono le qualità visuali dei materiali fisici impiegati, e ciascuna di tali qualità esercita una forza visuale alla quale il nostro cervello e il nostro occhio reagiscono. La nostra risposta alla sollecitazione visuale dei materiali vegetali e complementari rende ragione di come essi siano stati bene (o male) impiegati in composizione. Ecco perché si può dire che ogni Elemento adempie a una funzione di design.
Se analizziamo il procedimento con cui viene realizzata una composizione e il modo in cui gli Elementi adempiono a una propria esclusiva funzione, vedremo che in ciascuna creazione floreale si integrano due sovrapposti aspetti del design:
- il design strutturale
- il design cromatico
Per comprendere ciò è opportuno considerare gli Elementi secondo le reciproche funzioni, come è spiegato di seguito.
Questa distinzione riguarda le qualità strutturali e visuali negli Elementi strutturali (linea + forma + spazio, dimensione, motivi), mentre gli Elementi cromatici (colore + texture) sono puramente visuali. Anche la texture ha una qualità tangibile e potrebbe rientrare negli Elementi strutturali, tuttavia la sua funzione d’impatto più immediato è quella di modificatore del colore.
L’importanza di questa distinzione sta nel modo in cui il fiorista procede mentalmente. Molte composizioni vengono iniziate partendo dalla sola combinazione dei colori: questo è sbagliato, poiché sarebbe come camminare all’indietro. Un uso azzeccato del colore è susseguente a un’appropriata scelta della struttura compositiva. Il colore, nei materiali vegetali, non esiste di per sé, ma è sempre sovrapposto a una forma. La forma di un dato fiore rimane la stessa ma il colore può essere diverso: una rosa è sempre una rosa anche se esistono qualità colorate di rosso, di bianco, di giallo, ecc.
Similmente, il design cromatico si sovrappone a quello strutturale. Bisogna sempre iniziare dalla struttura fisica, ossia dalla sostanza, e poi aggiungere il colore. Il fiorista non può iniziare dal colore e sovrapporgli una struttura. Questo principio può essere spiegato prendendo ad esempio una foto in bianco e nero: se viene tolto il colore da una foto, lasciando solo le gradazioni di grigio, gli elementi strutturali rimangono. Nella foto in bianco e nero la qualità artistica esiste comunque all’origine prima che si aggiunga il colore, il quale arricchirà il soggetto fotografato con una qualità cromatica.
Possiamo quindi affermare che gli elementi strutturali del design hanno un carattere “oggettivo” nel giudizio relativo al loro corretto o scorretto utilizzo. Dal punto di vista oggettivo una composizione può solo essere costruita bene o costruita male, come una casa da parte di un architetto: o sta in piedi perché gli elementi strutturali sono stati correttamente usati oppure non sta in piedi perché sono stati usati male. Dal punto di vista soggettivo invece una composizione (così come una casa) potrà piacere o non piacere per i colori utilizzati o per l’aspetto rustico o elegante, secondo il gusto personale, senza però che possa venire messa in discussione l’oggettiva perfezione della sua costruzione.
Il design strutturale è la parte più importante dell’opera finita poiché esso determina il limite del design cromatico che gli viene sovrapposto. Ciò ovviamente non significa che il colore debba essere ignorato nel pianificare il lavoro compositivo; piuttosto il processo compositivo deve garantire un buono sviluppo della linea e della forma, e insieme dello spazio, della dimensione, dei motivi e della texture, prima che i valori cromatici abbiano un effetto. E’ buona abitudine, quando un lavoro non ci convince appieno, immaginarselo mentalmente in bianco e nero, di modo che il colore non possa impedirci di vedere i difetti dal punto di vista strutturale.
In questo articolo abbiamo preso in considerazione solo per brevi cenni gli Elementi fondamentali per comporre con i fiori: teniamo conto che unicamente una conoscenza approfondita di essi potrà portare alla creazione di opere artistiche nel design floreale.
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