Corso tecnica base fiori freschi onoranze funebri
Il secondo modulo è dedicato allo stile compositivo chiamato “decorativo”, che viene trattato nelle sue varie applicazioni sia per comporre mazzi legati, sia per realizzare composizioni in contenitori.
PRIMA LEZIONE
Nozioni teorico-pratiche:
– Teoria delle proporzioni: proporzione, dimensione e scala
– Sezione aurea
– Massa ottimale
– I punti ottimali
Realizzazione pratica: Mazzo a spirale decorativo
La disposizione dei fiori è asimmetrica con uno sviluppo a 360° oppure a 180°. Ha carattere libero, forte, dinamico, estroso.
Le difficoltà sono: creare movimenti e contromovimenti; rispettare il bilanciamento ottico di linee, forme e colori; dare ancoraggio alla base; legare saldamente. L’uso di materiale complementare potrà dare un’ulteriore impronta personale al lavoro.
SECONDA LEZIONE
Realizzazione pratica: Composizione decorativa con un unico punto vegetativo
E’ una tipologia compositiva estremamente commerciale per la duttilità di utilizzo. Deriva il nome dalla sua funzione di décor, ossia esornativa e scenografica. La disposizione dei fiori è simmetrica, osserva un unico punto vegetativo centrale e si sviluppa a 360° in forma conica.
L’effetto finale che si vuole ottenere è quello di un’eleganza ricca, sontuosa e solenne.
Le sue caratteristiche la rendono adatta ad arredare ogni tipo di ambiente e ad essere utilizzata per qualsiasi ricorrenza o cerimonia.
Le difficoltà sono: mantenere esattamente la forma; dare al centro geometrico la necessaria forza e consistenza; usare correttamente la scomposizione di linea inserendo i vari vegetali (alto, medio, basso) in modo che non abbiano la stessa altezza (come invece si verifica nelle composizioni formali); realizzare contrasti tra i vegetali (es.: fiori esili e snelli accanto a fiori corposi e tondeggianti) per ottenere una struttura complessiva corporea e spaziale dove l’importanza è data dalla vista d’insieme (non devono emergere i singoli fiori).
TERZA LEZIONE
Nozioni teorico-pratiche:
– Il raggruppamento
– L’enfasi
Realizzazione pratica: Composizione decorativa a gruppi
E’ una tipologia compositiva estremamente commerciale per la duttilità di utilizzo. Deriva il nome dalla sua funzione di décor, ossia esornativa e scenografica. La disposizione dei fiori è asimmetrica, osserva un unico punto vegetativo centrale e si sviluppa a 360°.
Rispetto alla decorativa studiata nella lezione n° 2 di questo modulo, i vegetali sono riuniti a gruppi divisi da consistenti spazi negativi (vuoti).
L’effetto finale che si vuole ottenere è quello di un’eleganza ricca, sontuosa e solenne.
Le sue caratteristiche la rendono adatta ad arredare ogni tipo di ambiente e ad essere utilizzata per qualsiasi ricorrenza o cerimonia.
Le difficoltà sono: mantenere la forma; dare al centro geometrico la necessaria forza e consistenza; usare correttamente la scomposizione di linea inserendo i vari vegetali (alto, medio, basso) in modo che non abbiano la stessa altezza (come invece si verifica nelle composizioni formali); realizzare contrasti tra i vegetali (es.: fiori esili e snelli accanto a fiori corposi e tondeggianti) per ottenere una struttura complessiva corporea e spaziale dove ciascun gruppo di fiori emerge nella sua individualità.
QUARTA LEZIONE
Realizzazione pratica: Composizione decorativa spontanea
E’ un tipo di composizione non tradizionale ed informale. Prende il nome dall’apparente naturalezza, casualità ed assenza di artificio con cui i vegetali formano l’insieme.
La disposizione dei fiori è asimmetrica con punti vegetativi diversi per ogni gruppo di fiori; lo sviluppo è a 360°.
L’aspetto finale deve essere quello di un cesto in cui abbiamo affastellato in differenti posizioni dei mazzetti di fiori raccolti man mano in un prato; l’effetto sarà di una spontaneità istintiva, fresca ed autentica.
Le sue caratteristiche la rendono adatta ad essere collocata sia in ambienti eleganti e raffinati sia in ambienti rustici e semplici.
La difficoltà consiste nel posizionare ogni gruppo di fiori con un effetto di naturalezza e soprattutto con punti vegetativi decisamente diversi da gruppo a gruppo: altrimenti la composizione prenderebbe l’aspetto di una formale mal riuscita.
Laura Cristina Grandi e Roberto Sangalli
Maestri Fioristi della Scuola d’Arte Floreale di Milano