Corso tecnica base fiori artificiali
Il terzo modulo è ancora dedicato allo stile “decorativo” nella sua espressione in composizioni di natura cascante-passiva (composizioni in contenitore) e in altre forme di natura attiva od orizzontale.
PRIMA LEZIONE
Nozioni teorico-pratiche:
– La prospettiva: visione dall’alto e visione dal basso
– Gli attributi del colore
– Il linguaggio dei colori
Realizzazione pratica: Composizione cascante o “passiva”
E’ un genere di composizione che può essere attuato in molteplici soluzioni espressive. La denominazione di “passiva” deriva dal fatto che ha uno sviluppo esclusivamente verso il basso, contrariamente alle composizioni che si sviluppano verso l’alto e sono dette perciò “attive”. La disposizione dei fiori può essere simmetrica oppure asimmetrica su 180° oppure su 360°.
L’effetto finale sarà quello di tranquillità, quiete, morbidezza, gravezza.
E’ adatta ad arredare ambienti sia classici e tradizionali sia moderni ed è una tipologia di composizione che si valorizza anche quando è collocata in una posizione molto più alta rispetto all’osservatore (es.: su una mensola). E’ quindi adatta ad essere vista con un punto di osservazione dal basso in alto.
SECONDA LEZIONE
Nozioni teorico-pratiche:
– Ferratura di fiori, frutti e foglie
Realizzazione pratica: Fascina decorata
Si può realizzare in diverse dimensioni per diversi utilizzi e può essere orizzontale o verticale.
TERZA LEZIONE
Nozioni teorico-pratiche:
– Punto di vegetazione
– Spazio negativo
Realizzazione pratica: Composizione decorativa in vegetazione
E’ una soluzione compositiva piuttosto moderna. Prende il nome dal fatto che i vegetali sembrano spontaneamente nascere dalla linea di terra formando gruppi di altezza diversa. Nella sua foggia più convenzionale, ogni gruppo è costituito da un solo tipo di vegetali. La disposizione delle masse floreali è asimmetrica ed ogni fiore ha un suo punto di vegetazione. La composizione si sviluppa a 360°.
L’aspetto finale deve essere di fresca autenticità e naturalezza.
Le sue caratteristiche la rendono particolarmente adatta ad arredare ambienti in stile moderno con i quali risulta in sintonia per le sue forme lineari ed essenziali.
Le avvertenze da seguire sono le seguenti:
– l’esatta collocazione e separazione tra i gruppi, che devono ben bilanciarsi reciprocamente in quanto alle loro masse, e il raggruppamento per ambiti omologhi;
– il rispetto del punto di vegetazione dei fiori;
– una studiata ricerca di base, che può eventualmente caratterizzare meglio la composizione
QUARTA LEZIONE
Realizzazione pratica: Composizione decorativa spontanea
E’ un tipo di composizione non tradizionale ed informale. Prende il nome dall’apparente naturalezza, casualità ed assenza di artificio con cui i vegetali formano l’insieme.
La disposizione dei fiori è asimmetrica con punti vegetativi diversi per ogni gruppo di fiori; lo sviluppo è a 360°.
L’aspetto finale deve essere quello di un cesto in cui abbiamo affastellato in differenti posizioni dei mazzetti di fiori raccolti man mano in un prato; l’effetto sarà di una spontaneità istintiva, fresca ed autentica.
Le sue caratteristiche la rendono adatta ad essere collocata sia in ambienti eleganti e raffinati sia in ambienti rustici e semplici.
La difficoltà consiste nel posizionare ogni gruppo di fiori con un effetto di naturalezza e soprattutto con punti vegetativi decisamente diversi da gruppo a gruppo: altrimenti la composizione prenderebbe l’aspetto di una formale mal riuscita.
Laura Cristina Grandi e Roberto Sangalli
Maestri Fioristi della Scuola d’Arte Floreale di Milano